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Clarence Biknell e i suoi corrispondenti

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Nei fondi storici del Museo e dell’attigua sede dell’Istituto Internazionale di Studi liguri sono conservate le corrispondenze pervenute a Clarence Bicknell e, dopo la sua morte, ai nipoti Edward e Margaret Berry che ne proseguirono l’opera sino al 1937.

L’ampio numero dei corrispondenti e la loro diversa provenienza (oltre che dall’Italia e dall’Inghilterra, dalla Francia, Germania, Svizzera, Irlanda, dalla Nuova Zelanda e dagli Stati Uniti) dimostrano l’interesse suscitato dalle ricerche svolte da Clarence Bicknell prima nel campo della botanica e poi, soprattutto a seguito della pubblicazione dei suoi studi, sulle incisioni rupestri delle Alpi Marittime.

Tra le prime corrispondenze conservate, quella di Arthur J. Evans, il grande archeologo inglese, scavatore del palazzo di Minosse a Cnosso, spedita da Oxford in data 23 novembre 1897 a proposito del significato dei segni incisi sulle rocce del Monte Bego e della Valle delle Meraviglie e sulle possibile analogie tra questi e quelli individuati nell’isola di Creta, pubblicati qualche anno prima dallo stesso Evans.

Bibliografia: N. Cucuzza, Una lettera di Arthur Evans a Bordighera, in Atti del Convegno “colligite fragmenta 2. Aspetti e tendenze del collezionismo archeologico ottocentesco in Liguria”, Bordighera, 25-26 febbraio 2012, a cura di A. de Pascale, D. Gandolfi, Bordighera 2017, pp. 201- 206.

 

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