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Bicknell e lo spirito esperantista

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A partire dal 1897 Clarence Bicknell entra a far parte del movimento esperantista sposando lo spirito della lingua universale ideata nel 1887 dal medico polacco Lazzaro Ludovico Zamenhof, quale strumento di affratellamento dell’ umanità e superamento delle divisioni dei popoli.

Nell’agosto del 1905 partecipa al I° Congresso Universale di esperanto a Boulogne-sur-mer, dove viene eletto, insieme Rosa Junk anche lei residente a Bordighera, fra i primi sei italiani nella Lingva Komitato; nel 1906 è tra i co-fondatori del gruppo di Milano. Il 25 ottobre 1910 fonda presso il suo Museo di Bordighera il gruppo esperantista Antaŭen, di cui mantenne la presidenza sino all’anno della morte.

Il “Lotto 2017” contribuisce notevolmente a fare conoscere l’attività di Bicknell esperantista, presente in numerosi congressi e incontri internazionali, e la sua opera nella lingua universale: liriche, prose, inni religiosi, traduzioni di opere italiane e straniere, una guida della Valle Pesio, un articolo sulle incisioni rupestri del Monte Bego, a cui si aggiungono anche le numerose traduzioni in braille per gli esperantisti ciechi.

Esperantista

Per saperne di più: A. Capano, L'attività esperantista di Clarence Bicknell, in Clarence Bicknell: uomo delle meraviglie, Atti del Convegno di Studio “Clarence Bicknell, la vita e le opere. Vita artistica e culturale nella Riviera di Ponente e nella Costa Azzurra rea Ottocento e Novecento. Bordighera, 30 0ttobre-1 novembre 1998, a cura di D. Gandolfi, M. Marcenaro, Bordighera 2003, pp. 167-171.